Accordo di collaborazione Dipartimento di Scienze della Terra dell’Università di Firenze
La città di Montecatini Terme, oltre a rappresentare un’eccezionale testimonianza del fenomeno del termalismo europeo tale da essere riconosciuta patrimonio Unesco, ha un sistema termale tra i più complessi a livello mondiale.
Nonostante i vari studi effettuati in passato, ancora oggi rimangono dubbi sul modello geologico-idrogeologico, in particolare risulta ancora da chiarire l’estensione e la dinamica del circuito delle acque e le possibili interferenze tra le diverse sorgenti, aspetto di fondamentale importanza per assicurare il presente e futuro corretto sfruttamento della risorsa termale.
Per questo motivo con delibera 321 del 15 novembre scorso la Giunta Comunale ha approvato un atto di indirizzo propedeutico alla stipula di un accordo di collaborazione con il Dipartimento di Scienze della Terra dell’Università di Firenze, nella persona del Prof. Enrico Pandeli, nell’ambito di un Dottorato di ricerca denominato “Indagini geologico-strutturali e geochimico-isotopiche dei sistemi termali di Montecatini e della Valdinievole”, per un approfondimento degli studi per migliorare il quadro geochimico e di circolazione delle acque termali.
Il progetto prevede l’installazione di nuove stazioni pluviometriche e l’effettuazione di una campagna di campionamento delle acque e dei gas sulle quali verranno effettuate le analisi geochimiche dei componenti maggiori, minori ed in traccia, nonché degli isotopi dell’ossigeno e dell’idrogeno. Questi studi completeranno il quadro idrogeologico attualmente definito sulla base dei dati disponibili in letteratura e miglioreranno sostanzialmente il quadro della circolazione delle acque termali partendo dalle aree di infiltrazione meteorica e con essa dei limiti del loro sfruttamento. Lo studio diventa quindi fondamentale per l’aggiornamento delle cartografie di tutela dei bacini idrotermali nell’ambito della revisione degli strumenti urbanistici in corso.
I costi previsti da questa collaborazione saranno oggetto di richiesta di finanziamento allo Stato, specificatamente al Ministero della Cultura, nell’ambito della Legge 77 del 2006 relativa ai siti italiani di interesse culturale, paesaggistico e ambientale, inseriti nella 'lista del patrimonio mondiale'.