Cos'è
Cosa resta di noi quando non ci siamo più? Una corda tesa, un sorriso, la malinconia per non aver detto tutto quello che volevamo, per quell'amore che avremmo potuto seguire, e invece. La tigre e l'usignolo, fin dal titolo dedicato a Cristina Campo, narra la depressione e la speranza, il senso di vuoto delle esistenze e la certezza di un tempo che non va sprecato.
«In alto sul ramo l’usignolo assiste alla metamorfosi. Alberto che comincia a metter su foglie e si trasforma in albero, o forse è solo un brutto tiro agli occhi del volatile. Sogni. Non resta altro di una vita.» Alberto si impicca in un parco ai primi giorni di primavera. E viene raccontato da diversi personaggi che lo incontrano nel suo ultimo cammino. La runner che lo trova appeso una mattina; il poliziotto che per aiutarla mette in discussione il suo mondo ordinato; il profugo a cui Alberto insegnava l'italiano; il ferramenta ignaro dell'uso della corda che ha venduto ad Alberto; gli amici anch'essi ancora ignari del dramma. E poi la sorella, i genitori, il pugile con cui Alberto si allenava, combattendo le ombre che pesano sul cuore. Perdendo, infine. Ma la tigre e l'usignolo non è una storia di perdita, piuttosto di recupero e riscatto, che Mauro Garofalo dedica alla memoria di un amico. Perché fino a quando il nostro nome verrà raccontato, di noi resterà traccia nella grande trama del mondo.
Incontro ad ingresso libero, prenotazioni al n. telefono 0572918700 o via mail all’indirizzo biblioteca@mct.it.
A chi è rivolto
Evento rivolto ad un pubblico adulto
Date e orari
25 lug
25
lug
Costo
Gratuito
Luogo
Punti di contatto
Ultimo aggiornamento: 24 luglio 2025, 12:15