Collodi, la favola continua
Ultima modifica 4 marzo 2024
A Collodi, una frazione del comune di Pescia, sono situate due delle attrazioni più suggestive e famose del nostro territorio valdinievolino: Villa Garzoni e il Parco di Pinocchio.
Il Parco del celeberrimo burattino è stato costruito a scopo commemorativo in onore della lunga fiaba Le Avventure di Pinocchio. Storia di un burattino,ambientato a Collodi dove Carlo Lorenzini, autore della favola, trascorse buona parte della sua infanzia, ospite del nonno e degli zii materni . I sui genitori, Domenico Lorenzini e Angiolina Orzali, residenti a Firenze, a causa di problemi economici decisero di affidare temporaneamente il loro figlio alle amorevoli cure dei parenti.
Qui a Collodi, Carlo Collodi (psudonimo di Lorenzini) pare abbia frequentato le scuole elementari fino al 1836 per poi trasferirsi, l’anno successivo, nel seminario di Colle Val d’Elsa grazie all’aiuto economico del marchese Ginori, nobile blasonato e datore di lavoro del padre.
Il romanzo per ragazzi Le Avventure di Pinocchio. Storia di un burattino comparve a puntate tra il 1881 e il 1882, infine, in edizione definitiva, a Firenze nel 1883. A distanza di quasi 150 anni questa favola non cessa di offrire spunti e suggestioni ai ragazzi di tutto il mondo che possono leggerla grazie alle traduzioni che di essa sono state fatte in molte lingue.
Il parco, dal 1956 è gestito dalla “Fondazione Nazionale Carlo Collodi”. Esso nacque nel 1953, su iniziativa di Rolando Anzilotti (ex sindaco di Pescia), per poter commemorare il settantesimo anniversario della pubblicazione del romanzo Pinocchio. Grazie a questa idea, venne indetto un concorso per la realizzazione della rinomata statua, rappresentante il burattino Pinocchio, che si sarebbe poi affacciata sulla strada che affianca il parco. I lavori del parco sono stati gestiti da celebri esponenti dell’arte e dell’architettura italiana, come Venturino Venturi, Marco Zanuso e Pietro Consagra.
I vari monumenti contenuti all’interno di questo accattivante parco possono essere di grande interesse per tutti coloro che sono appassionati di arte contemporanea. Con il passare del tempo, sono state aggiunte delle nuove realizzazioni, come l’Osteria del Gambero Rosso nel 1963. Quest’ultima, inizialmente doveva essere provvista anche di una grande biblioteca (costruita poi in uno stabile a parte), contenente tutte le edizioni del libro italiano più amato e apprezzato a livello mondiale.
Nel Parco di Collodi sono presenti vari percorsi, giochi e laboratori per bambini (in base all’età), circondati da natura, arte, cultura e tanta fantasia. Il parco è concepito come luogo tematico per l’educazione all’infanzia e non viene considerato come un comune parco divertimenti. In effetti, proprio la presenza di laboratori ludici, manuali e artistici rende il Parco unico nel suo genere e adatto a persone di ogni età, a partire dai bambini fino agli anziani. Inoltre qui possiamo trovare giostre d’epoca (ben mantenute e curate), laboratori musicali e bellissimi spettacoli di burattini, considerati come la specialità della zona. Al suo interno, si prova la sensazione di ripercorrere una fiaba vivente contenuta in un percorso scandito dall’unione di arte e natura. Visitare questa attrazione contribuisce a immergersi nello spirito narrativo e tematico che ispirò l’autore mediante il ricorso a tanti dettagli relativi al paesaggio naturalistico, agli oggetti artigianali, ai mestieri che si espletavano nelle piccole botteghe, luoghi d’interesse e curiosità per il piccolo burattino e non solo.
Poco lontano Villa Garzoni; questa fu costruita tra il 1633 e il 1652 in stile tipico delle ville lucchesi. La villa è rivolta verso sud a causa del dislivello territoriale, ospita quattro piani a valle e tre a monte, ed è decorata in stile rococò.
È collegata con due rampe a gradoni al giardino a fianco. Il giardino è stato concepito in stile barocco; queste decorazioni furono poi prese come esempio da molti architetti, che hanno poi progettato alcune delle ville più celebri di tutta Italia. A causa del dislivello del terreno, il giardino è sistemato a terrazzamenti, e questo impianto contribuisce a rendere il tutto molto più scenografico. Nel 1793 inoltre, su iniziativa di Romano Garzoni, il giardino venne dotato di un sistema idraulico che permette giochi d'acqua spettacolari.
La Villa e il suo giardino sono un magnifico esempio del gusto e della cultura toscana del Settecento, nel quale è stata inserita recentemente una serra in cristallo con piante e fiori tropicali.
I Garzoni erano una potente famiglia di Pescia, di parte ghibellina, che aveva subito la confisca dei beni, il bando e l'esilio. Fuggita a Lucca, quando stavano per costruire una villa, la famiglia è stata ricondotta in questo luogo, sull'antico confine fra il Granducato e la Repubblica di Lucca. L'imponente opera richiese, per la sua realizzazione, più di 170 anni e l'impegno di molte generazioni. Il giardino, che si apre come un teatro, con giochi, trionfi d'acqua e vasche stellate, ha suscitato l'invidia di principi e re e può competere addirittura con quelli europei come, ad esempio, Versailles.
La Villa, detta “dalle cento finestre” è di una bellezza favolosa e ai piani principali si trovano: la camera, che pare abbia ospitato Napoleone e una grande cucina, nella quale Carlo Collodi, nipote del fattore di casa Garzoni, visse momenti importanti della sua infanzia.
Terminato il nostro percorso, consigliamo vivamente di visitare questi luoghi suggestivi che, nonostante siano poco rinomati, hanno così tanto fascino da renderli indimenticabili.